Ing. Flavio Mattavelli

Il “bombametro” di Preziati.

E’ un magnifico strumento per rilevare le bombature delle tavole dei cilindri.

Nelle raffinatrici, solitamente a 3 cilindri, occorre che i cilindri siano “bombati” convessi, cioè di diametro ridotto alle estremità di qualche centesimo (e sue frazioni) rispetto al centro tavola, con andamento longitudinale non conico, comunque per lo più simmetrico verso i 2 estremi.

Basterebbe sui diametri una precisione centesimale; se si utilizza un calibro millesimale ovviamente è meglio, ma non è detto che le misure siano necessarie precise al millesimo di mm.

Con un calibro “palmer” (micrometro) di solito le misure diametrali sono esatte solo al centesimo di mm, ma il “palmer” non è uno strumento facile da utilizzare.

In più può capitare che, soprattutto in raffinatrici usate, i cilindri siano conici per usura asimmetrica e convenga effettuare bombature di correzione lasciando in parte una conicità globale residua (vedere avanti il grafico finale esemplificativo).

La ditta Cavalleri Mattavelli Sas.” era specializzata sulle riparazioni di raffinatrici usate di qualsiasi Marca. Nelle raffinatrici usate i diametri dei cilindri sono sempre inferiori ai diametri originali di progetto e l’usura può essere molto asimmetrica ed imprevedibile.

In realtà le stesse bombature sono una successione di coni a diverse conicità, leggermente più pendenti verso gli estremi del cilindro/cono di base. La linea di bombatura dovrebbe avere un andamento ben preciso, rispettante la linea di flessione alla quale verranno assoggettati i cilindri in pressione nella raffinatrice, con il prodotto da macinare tra i cilindri in moto.

Non sempre è possibile trovare un’esatta soluzione matematica della linea di bombatura, traducibile in un file per un’eventuale rettificatrice a controllo numerico compiuterizzato (CNC). Quasi sempre occorre andare a naso, soprattutto impiegando una rettificatrice non sofisticata; il risultato verrà poi verificato nell’utilizzo della raffinatrice con il prodotto.

Pertanto è della massima importanza che prima, durante e dopo le operazioni di rettifica, l’operatore rilevi le misure dei diametri effettivi, disegnandone le variazioni in un andamento longitudinale, nel senso della tavola di macinazione. Infatti tramite un buon grafico si evidenziano le conicità dei singoli tratti di rettifica e la bombatura può essere meglio valutata, sia pure all’occhio del rettificatore, sulla continuità del grafico, siccome “l’occhio vuole la sua parte” (come del resto l’occhio dell’utilizzatore poi verificherà durante la lavorazione della raffinatrice con il prodotto).

Un buon grafico manuale, utile comunque come controllo, permette, forse meglio di un file elettronico, di orientarsi durante il lavoro del rettificatore.

 

Che io sappia, non esistono strumenti commerciali permettenti facilmente un’adeguata precisione delle bombature ottenibili, a seguito della lavorazione di rettifica cilindri per raffinatrici, quando eseguita tramite una rettificatrice tangenziale per cilindri piani di “grandi” diametro e tavola.  Per “grandi” intendo tavola anche oltre il metro e diametri persino sul mezzo metro.

Si possono effettuare singole misure dei diametri tramite “palmer”, ma è difficile rendersi conto del profilo longitudinale del cilindro ottenibile dopo rettifica “bombata”, lavorando senza sofisticate rettificatrici a controllo numerico CNC, che pur credo esistano anche per effettuare automaticamente bombature, ma sarebbero di costo macchina strabiliante. Ho dato per scontato che esistano tali “grandi” rettificatrici, ma alla “Cavalleri Mattavelli Sas.” non esistevano CNC.

 

Scrivo queste note ad onore di Preziati Carlo, ideatore del “bombametro”, capofficina della “Cavalleri Mattavelli Sas” negli anni verso il 2000, quando gli venne l’idea di realizzare tale strumento per rettificare “bombati” gli usuali cilindri industriali, di diametri per lo più da 200 a oltre 400 mm, diametro “grande” per un “palmer” comune.

Prima era talora problematico, anche per un operaio esperto e dotato di calibro adeguato, non tanto rilevare i singoli grandi diametri tramite il micrometro, quanto piuttosto, trattandosi di diametri variabili al centesimo di mm, effettuare ripetute misure con la stessa precisione, in numerosi diversi punti del cilindro, per rilevare le variazioni di diametro, onde poi calcolare ripetutamente le numerose variazioni, pur con semplici operazioni aritmetiche di addizione/sottrazione. Trattandosi quindi di modificare non automaticamente i piani di rettifica per ottenere le bombature entro minimi errori di conicità, purtroppo anch’essa sull’ordine di pochi millesimi di mm tra gli estremi del cilindro, capite la difficoltà del lavoro.

 

Ecco che dall’ingegno di Preziati nasce il “bombametro”, uno strumento artigianale estremamente pratico, ma “raffinato” (mi si permetta il termine, che richiama le raffinatrici a cilindri), adatto per facilitare l’ottenimento e l’omogeneità delle misure di variazione dei diametri, strumento che ritengo unico nel suo genere, eppure mai brevettato.

In realtà alla “Cavalleri Mattavelli Sas.” sono stati realizzati 2 “bombametri ad arco, uno per i cilindri di diametro circa 280 mm e l’altro per diametri circa 400 mm (come foto, purtroppo sporchi di grasso).

 

 

Ogni “bombametro” è costituito da un arco a semicerchio in lega saldata con maestria, per essere leggero ed al tempo stesso molto rigido, quello grande adatto per diametri fino a 450 mm, quello piccolo irrobustito da un archetto esterno.

Nella foto si intravedono le nervature dell’arco grande. Il peso è rilevante, ma sopportabilissimo.

Sono previsti speciali puntalini di acciaio intercambiabili. Ogni puntalino è dotato in cima di una sferetta temprata. Per l’utilizzo con diametri di cilindro più piccoli ed intermedi sono state eseguite diverse serie di puntalini di diverse lunghezze, anche per le diverse raffinatrici delle altre Marche che ci capitava di riparare.

 

Il cuore dello strumento è un comparatore millesimale digitale commerciale, che però non compare nella foto dei 2 “bombametri”.

Il gambo del comparatore è inserito in un foro e bloccato ad una estremità dell’arco, tramite un volantino, visibile nell’arco per i cilindri diametro 400 mm circa.

Lo stelo del comparatore consente un’escursione di una dozzina di mm. Per portare lo stelo tastatore ad appoggiarsi sul cilindro, per rilevare le estensioni di comparazione senza danni per il comparatore stesso, posto bloccato nell’apposita sede, quando il “bombametro” viene successivamente spostato dalla prima posizione di misurazione, è stata realizzata un’apposita serie di prolunghe dello stelo.

Per le bombature e/o conicità non occorre rilevare il diametro del cilindro (diametro che del resto sarebbe impossibile misurare con il solo comparatore), bensì si rilevano le variazioni in micron spostando lo strumento lungo il cilindro, senza trascinarlo, cioè togliendo e rimettendo l’arco le volte successive, con il comparatore sempre ben bloccato alla cima dell’arco.

Per leggere il quadrante di un comparatore non è necessaria una grande capacità, anche un bambino saprebbe farlo. L’unica “difficoltà” per il bambino potrebbe essere togliere l’arco e sostenere il peso del “bombametro” per spostarlo longitudinalmente, dove reinserirlo facilmente sul cilindro, questo ovviamente fermo.

L’idea di utilizzo è relativamente semplice, ma richiede una certa cura ed accortezza prima e dopo i rilevamenti delle misure delle variazioni dei diametri.

Queste possono essere prese ad intervalli regolari lungo il cilindro, fermo in rettifica, solitamente ad intervalli di circa 80 -100 mm, intervalli risultanti da un’equa suddivisione della lunghezza della tavola del cilindro, tranne i punti vicini agli estremi, distanti 40 - 50 mm da essi.

Basta appoggiare l’arco con tutti i puntalini a contatto sul cilindro e leggere il comparatore, annotando tutte le misure lette in micron.

Data la disposizione dei puntalini, ogni misura risulta immediata, precisa e ripetibile facilmente senza eccessivi scartamenti millesimali.

Si prendevano solitamente 4 serie di misure per ogni lunghezza di tavola, in pratica una volta verso destra ed un’altra verso sinistra, anche se sarebbe in teoria meglio sempre in un solo senso, per intervallare le misure nel tempo: un cilindro in rettifica può riscaldarsi, o raffreddarsi da un lato, e la misura può alterarsi rispetto alla situazione a temperatura costante. Tuttavia non esiste molta differenza tra la teoria e la pratica, l’importante è che le misure siano accurate e numerose, in almeno 3 serie di posizioni, per una perfetta validità della media delle variazioni.

 

Qui l’uso dello strumento sarebbe ultimato, ma non è finito il lavoro, occorre fare i grafici delle bombature e conicità. Facendo la media aritmetica delle misure corrispondenti allo stesso intervallo di posizione della serie di variazioni si possono tracciare i grafici delle medie dei profili esistenti prima della correzione in rettifica, durante e dopo la rettifica.

 

E’ un metodo estremamente artigianale e laborioso, ma adducente ad una notevole precisione di risultato.  Ad esempio ecco un grafico riassuntivo per una raffinatrice riparata, con cilindri diametro 280 mm e tavola 660 mm circa (l’immagine è stata ristretta per il Web, consiglio circa raddoppiare le dimensioni, in Edge centrando l’immagine col mouse e cliccandoci sopra Ctrl Ctrl in rapida successione).

 

 

Le cifre sono in millesimi di mm rispetto ad una retta di riferimento orizzontale arbitrariamente scelta nel disegno, anzi addirittura sottintesa, essendo il foglio quadrettato (la retta segue una linea dei lati orizzontali dei quadrettini da 1 mm, partendo da un estremo del cilindro).

Le misure rosse sono quelle del comparatore del “bombametro”, mentre quelle nere sono quelle risultanti dalla bombatura effettiva delle tavole, in quanto le tavole dell’esempio sono coniche, a conicità di base diverse per usura asimmetrica.

Ogni quadrettino di 1 mm di lato verticale rappresenta 1 micron sui diametri, mentre in senso longitudinale la scala del grafico è totalmente arbitraria, utile solo per visualizzare l’andamento del profilo delle tavole dei cilindri.

Osservo che le misure comparate sono variazioni di diametri, mentre il grafico rappresenta il profilo di ogni cilindro solo in una metà tagliata in longitudinale, cioè riportando tutte le variazioni di diametro come se fossero variazioni tutte di raggio. Ciò sarebbe un errore di disegno se si volesse tracciare in scala il cilindro, ma la cosa è del tutto ininfluente per la visione delle bombature e conicità, raddoppiate nel disegno ma esatte nelle misurazioni. Nel grafico le bombature potrebbero anche essere ulteriormente evidenziate moltiplicando maggiormente nel disegno i valori misurati, allo scopo di visionare meglio eventuali errori di rettifica dei profili dei cilindri.

Importa anche se l’acqua di raffreddamento della raffinatrice è a destra o a sinistra del disegno, ma qui tale posizione è stata omessa per semplicità.

Come già scritto, basterebbe l’approssimazione centesimale sui diametri, tollerando anche qualche avvallamento millesimale intermedio lungo la tavola. Nel caso specifico del grafico esemplificato è stato eliminato l’avvallamento che esisteva nel cilindro posteriore prima della rettifica, ma non sono state eliminate totalmente le conicità di base. Il cilindro posteriore era anche “molto” conico e si è dovuto lasciare in parte la conicità di base, ridotta all’estremo destro da 18 a 12 micron rispetto all’estremo sinistro, mentre le conicità del centrale (8 micron in senso contrario) e dell’anteriore (2 micron) sono trascurabili. Tali cifre possono venir verificate contando i quadrettini nell’immagine.

A centro tavola del cilindro posteriore dopo rettifica esiste conicità micron (12/2) = 6 = 20 – 14 di bombatura effettiva. Analogamente per il centrale (8/2) = 4 = 15 – 11 e per il cilindro anteriore (2/2) = 1 = 14-13 di bombatura effettiva, sempre in micron.

 

Trattandosi di 3 cilindri, occorre valutare un’omogeneità delle linee di bombatura che soddisfi sia il cilindro anteriore che quello posteriore, premuti in relazione al cilindro centrale, a diverse velocità di rotazione.

Siccome normalmente la pressione posteriore è un poco maggiore dell’anteriore, le bombature dei cilindri dovrebbero essere necessariamente diverse, lievemente maggiore per il posteriore, con differenza massima,tra posteriore ed anteriore, inferiore al centesimo sui diametri dei cilindri a centro tavola. Nell’esempio però abbiamo una differenza di solo un micron di bombatura effettiva.

In realtà infatti tutto dipende da come l’utilizzatore premerà i cilindri, senza osservare che 2 o 3 micron di errori delle bombature in qualche punto della tavola non dovrebbero notarsi nemmeno in macinazione. Occorre considerare soprattutto che il tipo di prodotto ha la sua importanza ed in ogni caso specifico le bombature/conicità dovrebbero essere ultimate sempre “ad hoc”.

Nell’esempio proposto non era necessario fare bombature/conicità troppo diverse tra loro, perché il prodotto veniva premuto a pressioni pressoché costanti.

Semmai, prima della rettifica, i cilindri venivano premuti erroneamente troppo da un lato e ciò aveva causato l’eccessiva conicità di usura asimmetrica.

 

In conclusione il “bombametro” in pratica si è rivelato incomparabilmente utile, ottenendo poi grafici tramite variazioni indirette dei diametri, rispetto ai metodi di rilevazione manuale diretta dei diametri tramite “palmer”.

Tuttavia il micrometro “palmer” è comunque quasi indispensabile per valutare i diametri effettivi dei cilindri, onde decidere, durante le riparazioni delle raffinatrici, se eventualmente far saltare il cilindro posteriore al centro ed il centrale dietro (quando possibile), ma questo discorso riguarda soprattutto gli alberi dei cilindri e le coppie di ingranaggi solitamente da rifresare, pertanto non è affrontabile in questo articolo.

 

Flavio Mattavelli

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Relaise ottobre 2024. © in ogni parte dell’articolo, esclusa l’immagine del comparatore, che è commerciale e presa dal Web. Il presente articolo è reso pubblico gratis, ma in caso di riproduzione occorre citare i nomi dell’autore dell’articolo (Ing. Mattavelli) e dell’autore del “bombametro” (Sig. Preziati Carlo).

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