Ing. Flavio Mattavelli

Kleptonini.

Prefazione.

Ho chiamato kleptonino ogni mio aeroplanino di cartoncino in configurazione ibrida non convenzionale, non solo canard, né solo tuttala.

Qui non considero i modelli convenzionali, cioè con stabilatore separato dietro l'ala.

Tra i diversi miei modellini non convenzionali, tutti di cartoncino, nati solo per il volo planato di lastre piane, la configurazione tuttala mi appare preferibile alla configurazione canard. Infatti i tuttalini mio tipo A = Giano planano perlopiù meglio dei miei canardini evoluti (Paper 2 bis & TEAL).

La voglia di sperimentare mi ha portato alla costruzione dei kleptonini, ibridi tra tuttala e canard, kleptonini che però perlopiù appaiono planare peggio di tutti, ma si tratta solo di sperimentazioni.

Li ho chiamati kleptonini perché trattasi di aeroplanini ibridogenici, cioè ibridi fecondi di sviluppi. Il nome klepton deriva dalle mie ipotesi nello studio di alcuni molluschi del Marginella glabella Complex, ove ritengo che alcune marginelle non siano ibridi sterili, ma klepton.

I kleptonini sono nati un po’ per copiare i tuttala BWB (Blended Wing Body = corpo e ala miscelati). Nei BWB la fusoliera è portante, miscelata all’ala, vedere in Internet ad esempio Boeing X 48, oppure Jet Zero e Airbus Maveric, tra i vari scopi principalmente per arrivare ad avere modelli con resistenze aerodinamiche minime.

Questo scopo è però sfuggente nei kleptonini, trattandosi esclusivamente di lastre piane di cartoncino.

 

Ho già introdotto l’argomento nel forum Barone Rosso, al trend “portanza lastra concava” (superiormente), ove scrissi:

(Post #6) “Se la lastra concava fosse deportante, non mi spiegherei perché plana (quasi) stabile un mio nuovo modello di tuttalino di cartoncino, avente il muso rialzato. Tale tuttalino a freccia positiva infatti plana (non sempre) decentemente con stabilizzazione longitudinale basata sul cartoncino rialzato in punta in 2 lembi tenuti posizionati da una piccola clip di plastica, cosa assai discutibile, anziché impiegare le solite 2 estremità alari svergolate, tramite alette piegate in basso, da me dette “pseudowinglets” (*).
Lasciando piane le estremità alari, spiego la nuova stabilizzazione soltanto se la zona centrale dell'ala rimane portante, con portanza applicata anteriormente (circa al 25% della corda alla radice), unitamente alla portanza delle 2 semiali esterne, portanza applicata posteriormente, per via della freccia alare.
Questo tuttala volerebbe quindi un po' come un canard, senza avere alcuna superficie deportante.”

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(*) Ricordo che le così dette pseudowinglets” classiche presenti nei tuttalini puri sono 2 alette a leggero svergolamento negativo, preferibilmente anteriore, cioè piegate diagonalmente in basso con pieghe partenti dai bordi di entrata, come nei miei tuttalini tipo A = Giano.

 

Miei primi kleptonini di vario genere.

Ecco una foto del suddetto precursore ibrido, che chiamerò tipo K 1.

Apertura alare 210 mm, clip 20 mm, muso rialzato circa 13° rispetto ai piani delle semiali.

Trattandosi di cartoncino, occorre curare che le semiali siano sempre piatte, essendo tutte le parti profilate a lastre piane. Pertanto qui non viene mai considerata la possibilità di profili autostabili o reflex. Nel tipo K 1 mancano le “pseudowinglets” classiche alle 2 “tips” di estremità, però non dovrebbero mancare 2 derive di estremità, per contrastare una facile tendenza al “dutch roll”, intendendo per derive delle “pseudo pseudowinglets” quasi parallele, meglio leggermente convergenti rispetto al senso di moto, e meglio piegate in basso, sotto le semiali.
Il mio precedente disegno della lastra concava rappresenta la sezione del tuttalino K 1 sulla corda alla radice alare, ma senza aver disegnato la clip di contrappeso, che deve venir applicata all'estrema sinistra nel disegno.
La stabilizzazione longitudinale risulta dall'insieme delle portanze della fascia centrale dell'ala (portanza davanti al baricentro, come in un canard) e delle 2 fasce esterne delle semiali a freccia (portanza dietro, come sia nei canard che nei tuttala, ma senza lo svergolamento delle 2 “pseudowinglets” alle 2 tips), più ovviamente risulta dal il peso della clip, per portare il baricentro nella giusta posizione fra le due portanze.
Le semiali esterne pure non compaiono espressamente nel disegno in sezione, però sono in parte sul preseguo del disegno verso l'estrema destra del piano inferiore della lastra concava ed hanno la medesima incidenza del piano inferiore in volo, essendo la sezione delle semiali al loro attacco coincidente con la sezione disegnata del piano inferiore della lastra concava.

 

 

 

Ed ecco la foto dello stesso kleptonino precedente, ma con un foro a losanga centrale, kleptonino che viene pertanto denominato tipo K 2.

Ho praticato il foro su suggerimento di Clabe, un altro utente del citato forum, per diminuire i vortici nell’affossamento sopra il dorso, in corrispondenza del centro dell'affossamento della concavità dei piani delle semiali, all'incrocio tra il diedro alare trasversale ed il cosidetto diedro longitudinale formato dalle 2 lastre piane del mio precedente disegno.

Il K 2 fornisce un discreto risultato di planata, però non molto migliore di quello ottenibile dal muso rialzato senza buco del K 1.

 

L'efficienza di planata del K 2 è circa 5,3, mentre quella del tipo K 1 è circa 4,8, osservando che i valori di efficienza di planata sono stati stimati solo orientativamente, lanciando da altezza d’uomo.

 

 

Aumentando la dimensione del buco centrale, cioè trasformando il K2 in più decisamente veri e propri canardini, tramite 2 bracci ritagliati in avanti per il sostegno dell'ala anteriore canard, si ottiene una specie di "tandem wing" con le 2 ali collegate dai 2 bracci.

Propongo 3 modelli:

 

  Tipo K 3, apertura alare 186 mm, clip 20 mm, muso in su circa 10° a partire dal punto più anteriore dei 2 bracci.  

 

  Tipo K 4, apertura alare 200 mm, clip 30 mm

                                        

Tipo K 5, apertura alare 270 mm, clip 55 mm (lunghezza maggiore del taglio a trapezio).                                        

 

Tutti questi tuttalini col buco, o meglio kleptonini/canardini, sono sostanzialmente dei canard anomali (o tandem wing particolari) con 2 travi di coda invertite davanti all'ala posteriore.

La dimensione del buco elimina in parte la concavità superiore delle 2 lastre piane (che sono piegate lungo il bordo d’uscita dell’aletta anteriore), concavità che tuttavia permane in corrispondenza dei 2 bracci o travi di collegamento antero-posteriore. La flessione delle travi rende in loro corrispondenza l'ala posteriore leggermente concava, il che dovrebbe aumentare localmente la portanza dell'ala posteriore, ma con effetto infinitesimale.

 

L 'efficienza dei kleptonini K 3, K 4 e K 5 si può stimare rispettivamente circa 5,5, 5,7 e 6. Tali piccole differenze sono imputabili anche alla forma del buco, ma dipendono soprattutto dalla flessione dei bracci associata alla pendenza del muso rialzato ed infine dal peso più o meno esatto della clip. La flessione in giù e la pendenza in su sono purtroppo spesso assai aleatorie.

Per confronti, un tuttalino mio tipo A può raggiungere di solito efficienza 7 e talora 8.

Questi kleptonini/canardini planano quasi diritti, ma la stabilità lascia talora a desiderare, siccome i 2 bracci anteriori possono flettere ed oscillare troppo e le 2 derive di estremità possono essere insufficienti a contrastare un “dutch roll”, qualora il diedro trasversale potrebbe essere eccessivo, non ostante il valore basso del medesimo diedro imposto dalla clip.

Le planate non sono sempre ben riproducibili, soprattutto per le oscillazioni dei 2 bracci anteriori, che direi sono il maggior svantaggio strutturale del cartoncino, inadatto in questa configurazione.

Eventuali virate indesiderate possono venire corrette torcendo solo una semiala, ma la cosa non è facile. 

 

Approfondimenti.

Per meglio capire il volo dei miei precedenti modelli, segue uno schizzo di una sezione longitudinale di un braccio di un kleptonino di cartoncino tipo K4, visto dall’esterno del buco, con applicata al muso la sua clip di plastica rossa.
I 2 bracci possono essere disposti paralleli, come nel K3, ma nel K4 e K5 ho preferito i bracci messi in diagonali contrapposte, sfruttando l'orizzontalità trasversale imposta dalla clip all'aletta anteriore.
L'ala posteriore deve comunque mantenere un piccolo diedro trasversale; la direzionalità è stata accentuata dalle 2 derive convergenti, alle estremità alari a freccia. Francamente non so se anche per l'aletta anteriore sarebbe meglio avere un diedro trasversale, possibile però solo nel caso si seguisse la seguente alternativa.

Alternativa per la realizzazione del muso.
La clip di plastica rossa potrebbe essere sostituita da un nastro adesivo bloccante altro cartoncino avvolgente l'aletta anteriore, per ottenere il necessario peso di centraggio. Il peso di centraggio in tutti i casi deve essere determinato sperimentalmente.
Nel caso si optasse per l'impiego del nastro adesivo, il peso potrebbe essere già previsto in fase di ritaglio del kleptonino, prolungandone alcune zone davanti e dietro l'aletta anteriore, zone che poi verranno ripiegate avvolgenti (sopra) l'aletta, spianate e bloccate dal nastro adesivo. In questo caso l'aletta anteriore però in pratica dovrà essere rettangolare nello spazio tra i 2 bracci.

Stabilità longitudinale.
In corrispondenza dei bracci, cioè come nella vista in sezione, c'è una concavità superiore dietro al muso, mentre l'ala posteriore presenta una concavità inferiore, cioè una convessità superiore delle semiali.
Per tali motivi ritengo che, con l'aletta anteriore ben portante, l'ala posteriore risulterà un poco più portante, rispetto al caso che fosse nata sempre piana ed ugualmente inclinata, rispetto alla direzione di marcia indicata dalla freccia. Tenere presente che i 2 bracci di cartoncino fletteranno sempre in giù per il peso anteriore. Pertanto è determinante l'angolo di inclinazione imposto tramite piega in su del muso del kleptonino, onde in volo mantenere sempre un minimo diedro longitudinale.
Con la giusta clip, ovvero giusto peso del muso, l'aletta anteriore dovrebbe restare in volo con incidenza un poco maggiore di quella dell'ala posteriore.

 

Aerei “full size” canard a bitrave invertita rispetto ai convenzionali bitrave.

Nei miei kleptonini la realizzazione dei 2 bracci di cartoncino crea vari problemi aerodinamici e strutturali, che potrebbero essere risolti costruendo aeromodelli, o addirittura aerei, ovviamente in modo ben diverso.

Tuttavia forse sono stati costruiti solo rarissimamente canard "full size" monoplani con 2 travi anteriori all'ala principale, eccettuando i biplani dei pionieri dell’aviazione, per i quali le travi anteriori erano quasi la norma, come ad esempio nel Wright Flyer dei fratelli Wright.

Cito l’unico caso del Voyager, progettato da Burt Rutan per il giro del mondo senza scalo, compiuto dal fratello Dick Rutan (e copilota Yana Yeager) nel 1986.

Invero le travi anteriori del Voyager erano 3, con la fusoliera centrale con 2 motori, uno traente ed uno spingente. Le ali erano allungatissime, l’efficienza era circa 27, un mondo non paragonabile ai kleptonini.

 

Il difetto principale dei canard è che l'aletta anteriore 'sporca' il flusso sull'ala posteriore, però anche nei convenzionali l’ala anteriore ‘sporca’ la coda.

In teoria un canard dovrebbe essere meglio di un tuttala, perché ha tutte le superfici portanti, mentre nei tuttala una parte di superficie è persa per la stabilizzazione.

Eppure per la futura aviazione civile pare ci si orienti su tuttala particolari, cioè sui Blended Wing Body (= BWB), a fusoliera integrata, esempio Boeing, Airbus, JetZero, come già anticipato nella Prefazione.

 

Miei sviluppi di kleptonini/canardini a fusoliera integrata.

 

Canard/tuttala di cartoncino tipo CATU. Apertura alare circa 240 mm.

In realtà si tratta di un vero e proprio canard, che non dovrebbe venire definito kleptonino. L’innovazione maggiore è l’eliminazione della classica fusoliera a piega a V dei canard di cartoncino (es. vedere Paper 2), fusoliera ora sostituita direttamente dalla radice alare, modalità tipica dei tuttalini.

La realizzazione del CATU è unicamente con cartoncino e un nastro di carta adesiva, senza clip di plastica sul muso.

La clip è stata sostituita da un preliminare prolungamento del cartoncino, ripiegato poi sotto le alette canard e bloccato in posizione da un pezzetto di nastro adesivo.

Si possono realizzare diverse modalità di contrappesatura, eventualmente tramite altro cartoncino sotto le alette canard ripiegate dal muso all'indietro e bloccate dal nastro adesivo sulla "fusoliera", che in realtà nel CATU esiste solo negli stessi piani delle semiali, messe in mezzeria a leggero diedro trasversale.

Purtroppo è una soluzione laboriosa e non è una soluzione sempre felice, anche perché poi il nastro adesivo potrebbe perdere adesività.

E' laborioso trovare il peso giusto di centraggio, però poi il CATU soddisfa in planata, mostrando un’efficienza 6,3, poco meglio dei precedenti kleptonini col buco, comunque peggio dei tuttalini tipo A, cioè l’efficienza del CATU è paragonabile a quella dei canardini Paper 2 bis e Paper 2 TEAL, che varia da 6 a 7.

Le piegature del cartoncino sottostanti alle alette possono ingenerare un profilo molto portante delle alette medesime, assai utile in collegamento alla piega in alto del muso, purchè la pendenza di incidenza venga ben controllata in fase di centraggio, cosa nient’affatto facile.
Essendo il CATU a "fusoliera" monotrave, il flusso delle alette anteriori forse sporca meno l'ala posteriore, di quando c'erano 2 bracci di collegamento (nei precedenti kleptonini col buco).

Kleptonino/canardino tipo BWBC, apertura alare 260 mm, clip 35 mm.

E’ lontanamente simile ad un BWB con 2 alette canard.

La testa del BWBC mi richiama quella degli squali martello.     

La "fusoliera" piatta è un'innovazione nei miei modellini, ispirata alla pianta dei BWB “full size”.

 

Non credo che si farà in futuro un BWB “full size” canard con grandi alette anteriori, ma non escluderei che piccole alette canard vengano aggiunte in futuro anche a tali BWB, sebbene la stabilizzazione dei BWB commerciali sia oggi progettata standard perlopiù solo posteriore all'ala, cioè come nei tuttala con profili autostabili (vedere Appendice, caso (a)).

Molto dipende da quanto è larga la “fusoliera” ed in realtà dipende sempre da quanto sia la portanza del muso.

 

Nella fattispecie della foto del mio tipo BWBC non esiste la concavità superiore della lastra piana, quindi l’effetto canard è affidato esclusivamente alle 2 alette piegate molto inclinate e relativamente grandi.
Ritengo che tale "fusoliera" sia tutta portante insieme alle semiali, ovviamente con maggiore corda alla radice, con diminuzione di resistenza aerodinamica rispetto alla fusoliera a V dei miei canardini standard (Paper 2 & TEAL).

Ho lasciato sempre le 2 derive di estremità convergenti sotto l'ala, un po' perché è una mia comoda fissazione, ma potete fare in alternativa le derive come preferite, sotto o sopra l'ala.

Efficienza circa 6,1.

 

 

 

 

 

 

Nota sui BWB con alette canard.

Esistono degli studi malesi (pdf 06422979) riguardanti tuttala BWB dotati di alette canard, che ricordano quelle dei canardini CATU e BWBC.

Vedere anche:

https://www.researchgate.net/publication/253220682_The_Effect_of_Canard_on_Aerodynamics_of_Blended_Wing_Body (pdf AMM.110-116.4156)

https://www.researchgate.net/publication/342394545_Aerodynamics_Analysis_on_the_Effect_of_Canard_Aspect_Ratio_on_Blended_Wing_Body_Aircraft_using_CFD_Simulation (pdf Aerodynamics Analysis on the Effect of Canard Aspe).

Questi pdf sono inerenti l'aerodinamica di tali alette canard, studiata tramite CFD (Computational Fluid Dynamics, analisi computazionale di dinamica dei fluidi).
Notare che negli esperimenti malesi i BWB sono addirittura privi di derive.
Osservo che i risultati di tali studi condurrebbero ad un vantaggio di maggior portanza, ma con aumento di resistenza. L'efficienza aerodinamica mi pare che non migliori rispetto ai tuttala standard senza canard.

 

Kleptonino più simile ai BWB “full size”.

Ecco finalmente un modellino di solo cartoncino (ed un pezzo di nastro adesivo, senza clip e senza fori centrali), modellino ibrido tuttala/canard a stabilizzazione simil canard a fusoliera integrata, più simile ai BWB privi di alette canard a lato muso (ma con muso ben portante, opportunamente allargato).

Chiamerò questo modello proprio tipo BWB.

Apertura alare circa 256 mm.

Esso vola bene, non ostante la realizzazione ed il centraggio siano difficoltosi ed ambigui, potendo il BWB essere effettuato in 2 esecuzioni finali.
Il rapporto di planata diritta di questo nuovo kleptonino può essere valutato, col solito mio criterio, variabile da circa 6,1 a 6,3, secondo le esecuzioni (muso come in figura 3B oppure meglio come la successiva figura più grande), purché accurate.

Per la realizzazione di questo BWB consiglio ritagliare assieme le metà di un foglio A4, grammatura circa 220 g/m2, piegato in due, indi riaprire il foglio, che apparirà come in figura 1, dove sono state già fatte anche le pieghe a fisarmonica della figura 2, ma le pieghe sono state quasi spiattate per vedere la pianta del foglio ritagliato.

 

 Fig. 1   Fig. 2    Fig. 3B


Poi capovolgere almeno le seconde pieghe interne delle due fisarmoniche, piegare cioè le 2 corna in avvolgimenti tutti interni alla prima piega del muso, lasciando alla fine il muso tutto coperto e bloccato con un pezzo di nastro adesivo cartaceo, come nella successiva figura più grande e definitiva, ove le precedenti pieghe a fisarmonica sono nascoste tutte sotto la linguetta centrale bloccata dal nastro adesivo:

Tipo BWB ultimato nella miglior versione consigliata. 

 

 

 

In alternativa si possono anche non capovolgere le pieghe interne delle due fisarmoniche e bloccarle schiacciate direttamente col nastro adesivo, come in figura 3B, ottenendo il muso dorsalmente ben più scalinato, con un profilo Kline–Fogleman, ma la planata è peggiore rispetto alla soluzione a 2 fisarmoniche coperte, perché sul dorso il flusso della Fig. 3B risulta più turbolento.

 

In entrambe le esecuzioni, lungo la mezzeria alare il profilo non risulterà a semplice lastra, sopra solo concava, bensì con la parte anteriore del muso ben più profilata convessa e portante, per via del dorso del muso anteriormente rialzato, vuoi rialzato dalla scalinatura nascosta sotto il muso, oppure vuoi per via del dorso scalinato in vista, come nella figura 3B. Tuttavia dietro la convessità superiore del muso, da lasciare comunque leggermente rialzato, purtroppo non scomparirà la concavità turbolenta, tra il muso e le semiali posteriori.

 

Infatti nei kleptonini senza buco ed in particolare nel tipo BWB si genera comunque una concavità turbolenta sopra e dietro il muso della "fusoliera", anche se in tali kleptonini non esiste una vera fusoliera ed il muso sia stato preparato accuratamente.

Lungo la "fusoliera" del kleptonino BWB non esistono 2 centri di pressione su superfici separate, come nei veri canard, bensì esiste un unico profilo alare, il cui centro di pressione mi appare molto avanzato, precisamente sempre solo nella zona del muso. Il momento di tale profilo è però compensato dal rilevante peso del muso, tramite il cartoncino ivi ripiegato più volte, ed è soprattutto compensato dalla portanza delle semiali arretrate a freccia.

La coda di cartoncino del mio BWB sposta poco indietro il CP della fusoliera; il peso di coda sarebbe sconsigliabile, mentre la coda è dovuta principalmente a ragioni estetiche, per somigliare ai veri BWB “full size”.

 

Appendice.


Nei tuttala BWB (o HWB che dir si voglia, Hybrid Wing Body) “full size” la stabilità longitudinale può essere ottenuta in diversi modi.

Esistono almeno 2 modalità di profili di fusoliera, sintetizzabili nella seguente immagine.

 

a) Stabilizzazione classica dei tuttala (tramite profilo ala reflex o/e ala a freccia positiva svergolata alle tips) = fusoliera a profilo biconvesso, con superficie alare che perde una percentuale della portanza.
Questa sembra la strada scelta dalla maggioranza dei dimostratori BWB, esempio Boeing X 48, Airbus Maveric, etc.


b) In altri HWB la fusoliera presenta un grosso infossamento sotto il naso, come se il naso del profilo avesse preso un "uppercut". quindi con maggior pressione solo sotto il muso, esempi:
progetto NASA/Boeing N2A, SAX 40 (progetto Cambridge + MIT), BWB 300 cinese (dimostratore ridenominato SWB = Ship-shaped wing; i cinesi copiano tutto, ma ci tengono a distinguersi).
A mio avviso in tali tipi il muso diviene portante e la portanza del muso si somma a quella delle ali, nonché a quella del resto della fusoliera.
Interpreto questa situazione come una sorta di simil canard (senza le alette canard e soprattutto senza il downwash di disturbo sull'ala posteriore).

 

In entrambi i casi non esiste la concavità superiore della lastra piana o dietro al rigonfiamento del muso, generante turbolenza sul dorso dei miei kleptonini BWB (che hanno la concavità come terza soluzione di stabilizzazione, ma purtroppo fomentatrice di indesiderata resistenza, certo sconsigliabile per i BWB “full size”).

Invece nei casi b) è ben presente una concavità solo nel ventre del muso, ove non genererebbe problemi, in quanto lavorante in pressione diretta, con il dorso di tutta la fusoliera totalmente convesso.
Ritengo la soluzione alternativa b) un'idea assai geniale, anzi mi pare una scoperta rivoluzionaria, eppure pare che pochi l'apprezzino pienamente.
Il profilo della fusoliera del tipo (b) permetterebbe la sostentazione con le superfici tutte portanti, come avviene nei canard, però senza avere lo sporcamento del flusso sull'ala posteriore, sporcamento che si ha nei canard.
In sostanza si dovrebbe ottenere un'efficienza aerodinamica più elevata di qualsiasi altra configurazione di aereo.
Per qualsiasi configurazione intendo convenzionale (a stabilatore posteriore), canard usuale (ad alette anteriori) e tuttala tradizionale (a stabilizzazione con svergolamento delle estremità, ma anche tuttala con profili autostabili o reflex).

 

Link all’N2A 

https://www.mdpi.com/2226-4310/9/2/89

https://www.researchgate.net/publication/303903105_A_Low_Subsonic_Study_of_the_NASA_N2A_Hybrid_Wing-Body_Using_an_Inviscid_Euler-Adjoint_Solver

 

Link generali ai BWB https://www.researchgate.net/publication/334518797_Assessment_on_critical_technologies_for_conceptual_design_of_blended-wing-body_civil_aircraft

https://oa.upm.es/32270/1/INVE_MEM_2006_97032.pdf

https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1000936121003125

https://www.researchgate.net/publication/290102604_Aerodynamic_study_of_blended_wing_body

https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S1270963816312640

 

 

Release 15/06/2024 matta.a@tiscali.it

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